Sempre più realtà si affidano alle nuove strategie di content e video marketing affiancandolo ed i vecchi modi comunicativi. La rivoluzione digitale ha cambiato le nostre abitudini e negli ultimi anni si è creato uno iato tra quelle che erano le nostre relazioni ed i nostri modi di comunicare e la realtà odierna fatta di connessione e condivisione.
In un mondo in cui l’informazione viaggia in rete in maniera velocissima e la connettività è un requisito essenziale per lavorare, comunicare e per il nostro tempo libero, i vecchi modi di comunicazione, cui alcune realtà istituzionali restano fedeli, sono ormai inadeguati.
Questa consapevolezza si sta facendo lentamente strada e alcune istituzioni stanno muovendo i primi passi verso il nuovo mercato nel tentativo di colmare un divario che nel corso degli anni sta diventando sempre più grande.
La distanza della cultura e dell’arte dal grande pubblico è una distanza generata da un ritardo nell’acquisizione da parte delle istituzioni museali del nuovo linguaggio e dei nuovi canoni comunicativi. La visione del museo statico che attrae visitatori per il solo fatto di esistere è una visione obsoleta e non realistica.
Ogni istituzione deve ormai fare i conti con un pubblico connesso informato ed esigente che va istruito e coinvolto in maniera adeguata e, soprattutto, attraverso i giusti canali. Per istruire ed informare è necessario che l’istituzione parli la medesima lingua del pubblico che vuole coinvolgere e che ad esso si rivolga in maniera adeguata.
Corrette strategie di marketing che facciano uso di digital storytelling e di una buona produzione video sono gli strumenti che permettono a queste istituzioni di sopravvivere e di trovare una nuova giovinezza.Alcuni casi emblematici del successo di queste iniziative sono la prova di come, adeguandosi alle nuove forme narrative, il mondo dell’arte e della cultura possa sopravvivere e crescere.
Museo archeologico Antonio Salinas. Come una moderna strategia di social marketing lo ha salvato dall’oblio.
Il primo esempio di come una buona strategia di social e video marketing possa produrre un grande beneficio ad una istituzione museale è quello del museo Antonio Salinas di Palermo. Questo museo, uno dei più ricchi musei archeologici italiani, a partire dal 2011 è stato interessato da un restauro durato 5 anni, che gli ha permesso di riaprire solo nel 2016. Una chiusura durata tanto avrebbe potuto danneggiare enormemente il museo, tuttavia, grazie ad una intelligente campagna di marketing, questo non è successo.
Nel corso dei cinque anni di chiusura, invece, il museo è stato in grado di consolidare la propria fama e di farsi conoscere online aumentando la base dei propri possibili visitatori.
Con una intelligente strategia social che ha fatto un buon utilizzo dei video, il museo è riuscito a mantenere viva la partecipazione del pubblico e a portarlo, dopo ben cinque anni, alla sua riapertura a fine Luglio 2016 con più di 2000 partecipanti.
I dati a disposizione mostrano come, sia pur nelle difficoltà dovute alla chiusura, l’afflusso di visitatori sia aumentato considerevolmente:
- Nel 2008, prima della chiusura, il museo aveva avuto 39477 visitatori annui
- Nel 2015, con solo lo 0,3% di superficie espositiva disponibile, il museo ha avuto ben 51751 visitatori totalizzando un incremento del 24%
Un successo dovuto all’alto potere di engagement dei nuovi modi di comunicazione utilizzati dal museo che, sulla sua pagina Facebook, fa un uso molto intelligente dei video per generare curiosità ed interesse.L’arte ti somiglia. Una campagna promossa dal MIBACT che ha fatto centro
Altro esempio di Video Marketing associato al mondo dei beni culturali è la campagna video prodotta dal Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo “L’arte ti somiglia”.
Il primo spot fu trasmesso nel Dicembre 2016 sulle reti rai e fu seguito da un secondo nel luglio 2017. La campagna, che è partita con la pubblicità realizzata in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e diretta da Paolo Santamaria, è stata supportata da una buona attività social con l’hashtag #lartetisomiglia.
Il target di riferimento di questa campagna era molto ampio: mirava a coinvolgere il maggior numero di utenti avvicinandoli al mondo museale e dell’arte scardinando la visione dello spettatore passivo, invitandoli invece ad avvicinarsi alle opere d’arte con un approccio diverso e più partecipato. Una vera e propria call to action che invitava gli utenti ad entrare nei musei per giocare e per cercare i propri sosia tra le numerose opere d’arte ivi contenute.
In questo modo il MIBACT si è affacciato in maniera consapevole nel panorama dei nuovi mezzi di comunicazione affidando ad una produzione video d’autore la sua necessità di creare un maggior engagement e di portare maggior attenzione sulle strutture museali che stavano perdendo terreno.Video marketing e digital storytelling per traghettare le strutture museali nel terzo millennio. L’esempio del Guggenheim museum di Venezia
Il mondo delle istituzioni museali, come si vede dai precedenti esempi, ha tutto da guadagnare implementando una attenta strategia social e di video marketing. Altro esempio di come, utilizzando i giusti canali e le corrette forme narrative si ottengano degli ottimi risultati, è il Guggenheim museum di Venezia.
Si tratta di un museo che vanta un insolito primato: è il museo italiano con il maggior numero di followers sui social media.
Con attente ricerche di marketing ed una strategia social improntata alle moderne tecniche di content marketing, il museo è riuscito ad ampliare la propria base di utenti garantendosi successo e sopravvivenza nell’era digitale.
Con Post in cui la fondatrice rivive per raccontare aneddoti e curiosità sulle collezioni ed una seria produzione video fruibile online, il Guggenheim di Venezia è riuscito a creare una comunità di utenti fedele e attenta verso cui indirizzare tutte le proprie
campagne di marketing.In conclusione, una strategia di content marketing attenta e moderna, improntata alla condivisione di video, di immagini e di contenuti testuali, è una strategia di sicuro successo per tutte quelle realtà legate al mondo della cultura e dell’arte che hanno bisogno di essere traghettate nel presente.