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Case study e best practice: lo sport ha bisogno del Video Marketing.

I modi della comunicazione pubblicitaria sono così cambiati che ormai qualsiasi campagna che non ne tenga conto è destinata a raggiungere risultati mediocri: perché un messaggio sia efficace deve essere veicolato secondo un linguaggio che sia compreso dal pubblico e deve passare attraverso canali adeguati e riconosciuti.  
La velocità richiesta perché un messaggio venga recepito da un pubblico sempre più connesso e in movimento ha portato, come risultato ultimo e funzionale, alla implementazione di campagne video per sfruttare al meglio i pochi secondi concessi dal livello di attenzione dell’utente. È provato infatti che un video è molto più incisivo di qualsiasi testo scritto, si ricorda meglio e veicola il messaggio in un tempo decisamente inferiore rispetto ad una qualsiasi altra forma comunicativa, dimostrandosi il mezzo d’eccellenza.
Società e associazioni sportive di ogni tipo e grandezza stanno iniziando a comprendere la ormai impellente necessità di adeguarsi al nuovo linguaggio ed iniziano ad implementare strategie di content marketing che facciano uso di una seria produzione video per raggiungere un pubblico sempre più ampio e sempre più connesso.
La comunicazione messa in atto attraverso il video marketing è una comunicazione che tiene il passo con i tempi e adempie in maniera efficace agli obiettivi che si prefigge: vediamo alcuni esempi interessanti di come alcune realtà sportive l’abbiano implementata.


A.s. Roma tra YouTube e social media per fidelizzare e farsi conoscere.


Un esempio eccellente di video marketing utilizzato per comunicare con il proprio pubblico è quello messo in campo dalla a.s. Roma. Nel suo canale YouTube la società fa un sapiente utilizzo dei video per coinvolgere, emozionare ed avvicinare i propri tifosi.
La parola d’ordine del canale è la simpatia. I video hanno tutti un carattere semplice e allegro e i calciatori sono mostrati nella loro essenza, nel tentativo di avvicinarli quanto più possibile ad un pubblico che ne apprezza il lato umano.
In quest’ottica è molto interessante la serie di video “a casa di” realizzati nel corso del lock down dovuto al Covid-19, in cui i calciatori simpaticamente si raccontano e restano vicini ai propri tifosi anche in assenza del campionato.
Ma anche i tifosi fanno la loro parte in un processo volto a farli sentire veramente parte della grande “famiglia” della Roma: la serie di video “Romanisti”, in cui si raccontano le storie di alcuni di loro, con una narrazione emozionale e convincente, mette in campo le loro storie, storie di tutti i giorni, o storie eccezionali come di chi è sopravvissuto ad Auschwitz, tutte con il comune denominatore del grande amore per la squadra.  
Non mancano, certo, momenti celebrativi, come i video dedicati a Totti, tra i quali basta menzionare il discorso fatto dal calciatore per il suo addio al campo, che da solo ha superato 2.300.000 visualizzazioni.
I video, declinati per essere visti su YouTube, non vengono banalmente riproposti sulle pagine social che hanno ciascuna un proprio carattere: la Roma fa un utilizzo attento dei diversi canali di comunicazione declinando il messaggio secondo la sintassi di ciascun canale.
Con questi video, ed una sapiente strategia di social media marketing, la Roma si configura come una realtà attiva online in modo consapevole e moderno.

Paralimpiadi, un video emozionale per farle conoscere e attirare l’attenzione di un pubblico sempre più ampio.


In occasione delle paralimpiadi del 2016 in Brasile è stata messa in campo una forma di comunicazione di video marketing di grandissima efficacia. In un video di 3 minuti, con una regia eccellente, in maniera divertente ed emozionante Channel 4 ha messo in onda una call to action per stimolare l’interesse di un pubblico altrimenti disinteressato all’evento.
“We’re The Superhumans”, il titolo del video, ribalta la visione classica dell’uomo e attribuisce a quanti diversamente abili il superpotere di raggiungere obiettivi inimmaginabili. La canzone stessa, “Yes I can” è un inno e un invito a credere.
In una narrazione coinvolgente che alterna le immagini delle competizioni sportive a quelle della vita quotidiana, il video mostra le piccole e grandi sfide che le persone con disabilità devono affrontare quotidianamente e che contribuiscono a renderli degli eroi. Azioni come nuotare, ballare, guidare una macchina, giocare a basket, ma anche giocare con una bambola o lavarsi i denti, diventano delle prove olimpiche che, se a noi che guardiamo il video sembrano insormontabili, non lo sono per i grandi e piccoli eroi raccontati in questo grande video.
Il video, che ha raggiunto, sul solo canale YouTube di Channel 4, quasi 10 milioni di visualizzazioni, è stato condiviso moltissime volte su una infinità di canali e pagine social. Prova che una comunicazione che utilizzi il video per fare breccia nelle emozioni è una forma di comunicazione efficace e funzionale.

Mi rimetto in gioco. Un video per la ripartenza dopo il Covid.


Ultimo esempio di video marketing al servizio dello sport è quello messo in atto da un gruppo di società sportive di Milano per stimolare la ripartenza delle attività nell’estate post lock-down.
In una realtà di grande incertezza per la sopravvivenza stessa delle associazioni sportive sul territorio, duramente provate dai mesi di lock-down, la realizzazione di un video parla di rinnovata fiducia e della necessità di ripartire insieme, iniziando dallo sport.
In una Milano deserta sportivi di diverse discipline si susseguono esercitandosi per le strade passandosi il testimone, da uno sport all’altro, quasi a voler dare nuova vita alla città vuota e ripartire dallo sport.
Una regia eccellente segue i movimenti degli sportivi in un passaggio fluido da uno all’altro in quella che sembra un’unica carrellata attraverso la città.
Un video d’effetto che vuole convincere a scendere in strada per ricominciare a vivere, sia pure con accortezza, ricominciando da dove ci si era fermati: mettendo in movimento il corpo duramente provato dai mesi di inattività.

Angela D'Aprile

Classe 1979, la comunicazione prima che una professione è la mia naturale propensione. Costruire relazioni, creare strategie, unire insieme azioni online/social e offline per il raggiungimento di un obiettivo misurabile è il mio lavoro quotidiano. Dopo numerose esperienze professionali, dal 2014 sono la Communication Manager di Traipler.com.

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